Tour Down Under 2023, Pello Bilbao in gara nella cronometro con una bicicletta speciale: “Nei limiti imposti dalle regole UCI, però ho preso la pioggia…”
Alla Bahrain Victorious hanno già dimostrato di saper intraprendere percorsi tecnologici nuovi. La vittoria della Milano-Sanremo 2022 da parte di Matej Mohorič è passata alla storia anche per l’accorgimento messo in atto dai meccanici, un reggisella telescopico, sulla bicicletta dello sloveno, rivelatosi poi estremamente importante nell’attacco decisivo messo in atto dal corridore nel finale. Al Tour Down Under 2023 la squadra di licenza mediorientale ci ha riprovato, muovendosi nei limiti imposti dal regolamento in vigore per il prologo – vinto da Alberto Bettiol – che non prevedeva l’utilizzo di bici specifiche per la cronometro.
La “cavia” stavolta è stato Pello Bilbao, che ha affrontato i 5,5 chilometri del percorso di Adelaide con un manubrio decisamente modificato rispetto alla normalità. Nel dettaglio, i meccanici della Bahrain Victorious hanno ruotato le leve dei freni verso l’interno in modo significativo e poi hanno “girato” il manubrio verso l’alto in modo che la parte superiore delle barre e le leve dei freni creassero una posizione aerodinamica, molto “da cronometro”. Anche altri corridori hanno adottato per l’occasione lo stratagemma della rotazione delle leve dei freni, ma la soluzione presentata da Bilbao è parsa decisamente più studiata.
Lo spagnolo, però, ha visto la sua prova condizionata dalla pioggia: “Avevamo lavorato molto per questo appuntamento – le parole di Bilbao raccolte da CyclingNews – Sto pensando al Tour Down Under da circa 5 mesi e per questo avevamo preparato una bici speciale, per essere il più aerodinamico possibile. Era tutto nell’ambito delle regole UCI e sembrava anche funzionare bene. Purtroppo non ho potuto prendere tutti i rischi che avrei voluto per via della pioggia. Ho dovuto ragionare e pensare solo alle tappe successive”. Bilbao ha poi chiuso a 20″ dal vincitore di giornata, Bettiol.
Ambizioni di classifica, quindi, da riporre? “In questa corsa può succedere di tutto, il percorso è unico, ci sono arrivi molto insidiosi: io proverò a fare la differenza negli arrivi in discesa e nell’ultima salita, quella di Mount Lofty. Ma credo proprio che Michael Matthews rimanga il favorito per il successo finale”.
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